martedì 17 gennaio 2017

Alitalia e sai cosa pagherà il contribuente fino alla fine dei suoi giorni










Alitalia contro il Feroce Salatino

di Alessandro Robecchi

Agghiacciante prospettiva, terribile destino: per risanare i debiti Alitalia pensa a una mossa geniale, abolire gli snack gratuiti a bordo. Una mossa di grandissimo spessore economico-strategico, se si pensa che il “risanamento” della compagnia di bandiera è costato finora 7,4 miliardi, che serve un altro miliardo per non precipitare, e che quindi tagliando i tarallucci, le patatine e i due millilitri di acqua minerale calda fin qui generosamente distribuiti ai passeggeri, si raggiungerà il pareggio di bilancio intorno al 3027. “A quel punto avranno inventato il teletrasporto e noi saremo salvi”, ha detto Luca Cordero di Montezemolo nel corso di una conferenza stampa a pagamento (1.000 euro per assistere, 2.000 per fare domande).

Si tratta di una vera sorpresa, ardita e imprevedibile, una “mossa del cavallo”, come dice qualche osservatore: infatti tra poco sarà più agevole raggiungere le destinazioni a cavallo piuttosto che con i voli Alitalia.

Naturalmente si tratta solo del primo passo, cui seguiranno altre sorprendenti soluzioni. Se l’abolizione dello snack gratuito, sostituito dallo stesso snack a pagamento, darà i suoi frutti, si passerà alla fase successiva del piano di risparmi: i passeggeri dovranno portarsi i sedili da casa e, nel caso della classe business, l’intero salotto. Le cinture di sicurezza saranno realizzate all’uncinetto dai lavoratori Alitalia in esubero. Per quanto riguarda il combustibile, ogni passeggero dovrà contribuire succhiando dalla macchina, nel parcheggio dell’aeroporto, una tanica di gasolio da consegnare al check-in. Si studiano convenzioni con i taxisti: una trattativa non facile. Restano, per raggiungere il pareggio di bilancio almeno nel millennio, due dettagli non trascurabili: le ali degli aerei sono molto costose, rigide, difficili da spostare da un aereo all’altro, quindi si sta studiando di realizzarle in plastica. E poi si può risparmiare sul costo dei piloti, sorteggiando un passeggero a turno ed affidandogli i comandi.

Non essendoci più da distribuire gli snack il personale di volo sarà ridotto, con un ulteriore risparmio, il che potrebbe far accelerare il pareggio di bilancio, si calcola intorno al 2745. Inevitabile un ridisegno delle rotte: volare consuma molto carburante, per cui si varano nuove tratte come la Fiumicino Terminal A – Fiumicino Terminal B, percorribile a terra tenendo motori al minimo. L’ultima mossa, ma solo se tutto questo non basterà, sarà la riduzione dello stipendio dell’amministratore delegato, che verrà retribuito con gli snack avanzati per ora stoccati nei magazzini dell’azienda.

DA ALESSANDROROBECCHI.IT

L’avessero fatta fallire come la Swiss air,con i soldi risparmiati avremmo potuto realizzare progetti faraonici,ma siamo sempre alle solite,anche se finisse un giorno la immensa mangiatoia,i soldi che si risparmieranno se li mangerebbero in altro modo.Forse il fondo si è toccato con le nuove divise delle hostess,con quei colori (rosso-verde) e così abbottonate,quei debiti risultano ancor più intollerabili.

Per chi volesse fare un ripasso…

CLICK PHOTO E VIDEO HUFFINGTON POST

Solo un appunto,nelle sue spassose ipotesi di risparmio,quella del gasolio dalle proprie macchine non è possibile,che sappia gli aerei vanno a kerosene,difficile reperirlo nella vita di tutti i giorni.

I.S.

iserentha@yahoo.it

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